Molto tempo fa esisteva una valle illuminata dal sole, con rilievi verdi e silenziosi. Sopra ai monti, sorgevano ghiacciai freddi che davano la vita a ricchi torrenti che, proprio in questo periodo, si riempivano di acqua fresca.
Stiamo parlando della Valle degli Dei della Valpantena, e se il nome ti conduce a posti rurali dell’antica Grecia, in realtà ci troviamo in provincia di Verona.
L’uomo ha conosciuto questa valle 1 milione di anni fa, nell’era antropozoica, ma durante i 4 miliardi di anni precedenti, come facciamo a scoprire la sua forma e la sua natura?
Dovremo guardare ben sotto i nostri piedi per capire. Infatti, questo territorio è emerso dal mare grazie alle forti spinte sottomarine, e alle forze vulcaniche che insieme hanno innalzato il sistema alpino e apenninico.
In questa valle per un lungo periodo si è accumolato diverso materiale che è successivamente tornato utile per le costruzioni e le lavorazioni quotidiane dei suoi abitanti. Questa zona ha rappresentato il più grande bacino europeo di selce di qualità, e l’uomo ha imparato subito ad utilizzarla e a sfruttarla nella vita quotidiana prima, e nell’industria bellica del 1600 poi.
Fin dalle sue origini, il territorio della Valpantena, è stato quindi individuato e abitato dall’uomo poiché le sue caratteristiche naturali permettevano di vivere a diretto contatto con tutti gli elementi necessari alla sopravvivenza e questo migliorava lo stile di vita dei suoi abitanti.
Una testimonianza importante ci è stata lasciata dall’homo sapiens che si insediò al “Riparo Tagliente” di Stallavena. Non ha certamente scelto a caso dove vivere, infatti, oltre alla presenza dell’acqua e di grotte per proteggersi dalle interperie, ha riconosciuto in questo territorio un luogo ideale per commerciare le armi e gli utensili che costruiva con la selce. Dalla Valpantena partono, e in tempi lontani iniziavano a svilupparsi, importanti nodi di comunicazione che connettono la città, i monti della Lessinia, la Valpolicella e la Val d’Illasi.
Con il passare del tempo, questa zona iniziava ad acquistare sembianze più curate, e le zone boscose lasciavano lo spazio alle coltivazioni pregiate di olivi e di viti. Seguendo i sentieri ci si poteva imbattere anche in mulini che producevano farine e baite che raccoglievano il latte.
Una valle ricca che possedeva ogni ben di dio, una Valle degli Dei proprio perché accoglieva sia la materia prima per la costruzione dei luoghi della quotidianità, sia perché ospitava molte culture pregiate per l’alimentazione.
La storia di Forteguscio è strettamente legata alla storia della Valpantena, poiché si ricava esclusivamente da cave sotteranee. È quindi costituito da cristalli di calcite e di dolomite, minerali che si sono originati nel corso dei secoli da rocce sedimentarie come la calcare e la dolomia, entrambe ricche di carbonato di calcio.
Siamo certi che in Valpantena ci sei stato ancora, o per lo meno ci sei passato. Avrai attraversato la nostra valle per salire in montagna sulla neve o per visitare il parco naturale della Lessinia. In primavera sarai forse venuto alla scoperta del ponte naturale più grande d’Europa. Oppure hai avuto il privilegio di partecipare a qualche evento in villa.
Non ci facciamo mancare proprio nulla!
C’è sicuramente stata qualche occasione che ti ha condotto in questa Valle degli Dei, raccontaci la tua esperienza!!
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